Borsa, il Ftse Mib in rialzo. Al Ttf il gas raggiunge un nuovo record, poi ritraccia

L’euro continua a perdere terreno contro il biglietto verde, stabilendo il nuovo minimo dal 2002 a 0,9906 dollari. A Piazza Affari occhi puntati su Tim, bancari ed Eni, dopo la scoperta del nuovo giacimento di gas al largo di Cipro

Borse europee contrastante in avvio di seduta, con Milano che vira in rialzo dello 0,8% dopo una partenza in contropiede, seguita da Parigi (+0,33%), Francoforte (+0,5%) e Amsterdam (+0,15%). Le piazze del Vecchio continente restano in attesa del simposio di Jackson Hole programmato per giovedì 25 agosto e delle dichiarazioni del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, previste per il giorno successivo. Proprio a Jackson Hole l’anno scorso Powell annunciò il cambio di rotta della politica monetaria della banca centrale più importante al mondo. 

In rally in gas. Sale il greggio sulla scia delle dichiarazioni dell’Arabia Saudita

La crisi energetica non dà pace al Vecchio continente. All’apertura il gas europeo ha superato i 290 euro al megawattora per poi ritrattare intorno a quota 284 e arrivare fino a quota 270. Le motivazioni della nuova fiammata sono da ricondursi all’ennesimo annuncio di Gazprom sulla sospensione del gasdotto Nord Stream 1 dal 31 agosto al 2 settembre per la manutenzione degli impianti. Secondo l’emittente russo, una volta ultimati i lavori e in assenza di problemi tecnici con l’unità, il trasporto sarà riportato a 33 milioni di metri cubi al giorno. 

Anche i futures del petrolio trattano al rialzo di quasi un punto percentuale: nello specifico, il Brent del Mare del Nord viaggia intorno a 97 dollari al barile, mentre il Wti americano a 91 dollari. Tra i leader europei crescono le preoccupazioni per le forniture di greggio dopo che l’Arabia Saudita ha avvertito che il principale produttore di petrolio potrebbe tagliare la produzione per correggere un recente calo del prezzo.

Occhio al super dollaro

L’euro continua a perdere terreno contro il biglietto verde, stabilendo il nuovo minimo dal 2002 a 0,9906 dollari. Le ragioni sottostanti alla caduta della moneta unica sulla divisa statunitense sono essenzialmente due: i timori per una recessione in Europa, aggravata dall’inasprimento della crisi energetica, e l’avversione al rischio che porta gli investitori a puntare sulla valuta americana come asset rifugio, spingendo così il cambio euro/dollaro vicino la parità. In mattinata sono attesi i dati dell’indice Pmi dell’Eurozona (atteso alle 11) e degli Stati Membri che potrebbero dare una nuova direzione al mercato valutario o confermare la resilienza del super dollaro. “Una rotazione regionale sta spostando l’ago verso l’eccezionalismo degli Stati Uniti e la forza del dollaro, che rimane però limitata”, spiegano gli analisti di Jp Morgan. “Gli sviluppi negli Stati Uniti sono incoraggianti, ma la vulnerabilità sta crescendo altrove (picco del gas Ttf di Amsterdam, inflazione europea, rallentamento della Cina)”, ha continuato la banca d’investimento, confermando la sua visione sul cambio euro/dollaro per il secondo semestre a quota 0,95.

A Piazza Affari occhi puntati su Tim e bancari

A Piazza Affari l’attenzione degli operatori di mercato si concentra su Monte dei Paschi di Siena che, dopo lo scivolone della vigilia, oggi il titolo è partito dal minimo storico e tratta al ribasso del 2,58% a 0,37 euro. Come rivelato da MF-Milano Finanza lo scorso 12 agosto, confermato poi dai documenti depositati in occasione dell’assemblea straordinaria in programma per il 15 settembre, l’aumento di capitale da 2,5 miliardi potrà essere eseguito anche in forma scindibile; in pratica l’operazione sarà valida anche nel caso in cui l’istituto senese dovesse raccogliere un ammontare inferiore all’importo massimo fissato.

Tra i titoli bancari, in leggero rialzo Bper Banca (+0,23% a 1,536 euro). Ieri, 22 agosto, i consigli di amministrazione di Bper, Banca Carige (-0,12% a 0,8 euro all’apertura) e Banca del Monte di Lucca hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione delle banche nell’istituto quotato al Ftse Mib.

Buona partenza per Eni (+1,19% a 12,1 euro) dopo che ieri la società del cane a sei zampe ha annunciato una nuova scoperta di gas con il pozzo Cronos-1, nel Blocco 6 al largo di Cipro. Il blocco è operato da Eni Cyprus con una quota del 50%, mentre TotalEnergies è partner con il restante 50%. Le stime indicano circa 2,5 trilioni di piedi cubi di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo.

Infine, Telecom Italia guadagna terreno e viaggia in rialzo dell’1,45% a 0,21 euro, dopo aver chiuso l’ultima seduta in fondo al listino milanese. Il 22 agosto, poco prima della chiusura dei mercati, l’amministratore delegato della compagnia telefonica, Pietro Labriola, ha acquistato un milione di azioni dell’azienda a un prezzo unitario di 0,2084 euro. (riproduzione riservata)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Previous post Future Ue in ribasso, recessione in Germania potrebbe “durare anni”
Next post Prezzi dell’oro stabili sopra i 1.750, attesa per la Fed