Invasione cinese, Nio dal 2024 porterà le piccole anche in Italia

Dopo avere presentato l’arrivo delle premium (a partire dalla ET7) sui mercati tedesco, olandese, danese e svedese, seconda fase dopo il debutto in Norvegia lo scorso anno, la casa di Shanghai annuncia un nuovo brand dedicato al mercato di massa

Non solo premium. La rampante casa cinese Nio, quotata a New York, Hong Kong e dal 20 maggio a Singapore, nata soltanto nel 2014, prevede di contribuire alla pianificata invasione dei brand cinesi in Europa sul fronte delle auto elettriche, dove lo sviluppo tecnologico non teme rivali, anche con un nuovo marchio mass-market a partire dal 2024. Il lancio avverrà pochi mesi dopo il debutto sul mercato domestico.

Il marchio, di cui si parla dall’anno scorso e che non ha ancora un nome, si concentrerà su auto più piccole di quelle che Nio sta per lanciare in Europa. La casa automobilistica di Shanghai scommetterà sui mercati europei che hanno vendite elevate per il mercato di massa, piuttosto che sulla Germania, dove i marchi premium Bmw, Mercedes-Benz e Audi sono ancora troppo forti. Quindi partirà da Francia, Italia e Spagna.

Lo sbarco premium in Nord Europa

Venerdì scorso Nio aveva annunciato l’arrivo sui mercati tedesco, olandese, danese e svedese, seconda fase dopo il debutto in Norvegia lo scorso anno. «Servire gli utenti in Germania, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia è un passo importante nella realizzazione del piano 2025 di Nio – ha detto il fondatore, presidente e Ceo William Li – ma anche per offrire la nostra esperienza utente unica in più Paesi del mondo. I nostri prodotti, i rivoluzionari servizi di ricarica e sostituzione della batteria (nelle apposite battery swap station, ndr), insieme a modelli di abbonamento davvero innovativi e flessibili, cambieranno il panorama dei veicoli elettrici».

Tutti i modelli per l’Europa sono basati sull’architettura Csu (chargeable, swappable, upgradeable) che consente sia la ricarica che la sostituzione delle batterie – sia per lo scambio durante l’uso dei veicoli come Battery as a Service (BaaS) sia per l’aggiornamento – con l’opportunità continua di beneficiare della più recente tecnologia o della flessibilità per aggiornare la capacità della batteria. Dotati dell’ultimo sistema intelligente Banyan di Nio, i modelli per l’Europa propongono una tecnologia full-stack che comprende la piattaforma di elaborazione, il sistema operativo, l’hardware del veicolo, gli algoritmi e le applicazioni intelligenti. Ed è prevista una evoluzione continua tramite aggiornamenti Over the Air (OtA).

La strategia: forme innovative di abbonamento

Come già avviene in Cina e nei mercati in cui è già presente, Nio ha previsto modelli di abbonamento innovativi per incoraggiare l’uso dei veicoli elettrici. L’obiettivo è (facendo riferimento anche a mondi diversi da quelli dell’automobile ) di creare attraverso i suoi prodotti e servizi all’avanguardia una comunità Nio per offrire la migliore esperienza utente.

Durante l’evento di Berino il compito di entrare in dettaglio nella tecnica dei tre modelli per il mercato europeo è toccato a Danilo Teobaldi, un ingegnere di Fossano (Cn) che dopo avere lavorato all’Italdesign e successivamente alla cinese Qoros, è oggi vicepresidente di Nio con responsabilità per il vehicle engineering. I tre modelli condividono oltre alla architettura NT2 e alla batteria anche il sistema propulsivo con due motori da 360 kW (482 Cv) e trazione integrale. L’autonomia può arrivare a 1.000 km e l’accelerazione 0-100 si realizza in 4 secondi.

Ricerca e sviluppo nel Vecchio Continente

Nio ha confermato il suo impegno per una maggiore attività di ricerca e sviluppo in Europa. Lo scorso luglio ha creato il Berlin Innovation Center, incentrato sulla cabina di pilotaggio digitale, sulla guida autonoma e sulla ricerca e sviluppo di nuove energie. A settembre, la prima stazione di scambio di energia prodotta nello stabilimento Nio Power Europe situato in Ungheria è uscita dalla linea di produzione. I team dello stabilimento Nio Power Europe e del Berlin Innovation Center lavoreranno insieme a gruppi di ingegneri presso le strutture di ricerca e sviluppo e progettazione di Nio a Oxford e Monaco.

I numeri di Nio: vendite, ricavi, perdite

Nel terzo trimestre, Nio ha venduto un record di 31.607 veicoli (contro i 29mila della startup concorrente Xpeng), in crescita del 29,3% rispetto all’anno precedente e del 26,1% rispetto al secondo trimestre, nel quale gli stop per il Covid in Cina hanno frenato la produzione. Il risultato del terzo trimestre è stato vicino alla parte bassa della forchetta delle stime. Nio ha venduto 10.052 veicoli elettrici a luglio, 10.677 ad agosto e 10.878 a settembre. I risultati del terzo trimestre hanno beneficiato sia del miglioramento della produzione che dei nuovi modelli. Per avere un termine di paragone il brand numero uno nei Nev (new energy vehicles, che comprendono auto a batteria ma anche le ibride) in Cina, ovvero Byd, che vale un terzo del mercato, ha venduto oltre mezzo milione di unità, pari al +194% rispetto al 2021. Di queste, 258mila elettriche pure contro le 342mila vendute dal numero uno mondiale, Tesla. Nio nel secondo trimestre ha aumentato i ricavi a 1,54 miliardi di dollari contro gli 1,31 del 2021, ma ha subito una perdita di 409 milioni. In tutto il 2021 i ricavi sono stati pari a 5,6 miliardi di dollari (+122%) ma con perdite a 705 milioni, in calo del 2,4% sull’anno precedente.

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