Il prezzo del gas sale verso 200 euro, Bruxelles studia altre misure. La crisi può diventare finanziaria, secondo Gentiloni

Prima della riunione dei ministri dell’Ue del 30 settembre la Commissione Europea intende pubblicare un aggiornamento sulle ulteriori misure che sta studiando. Dopo Uniper la Germania vuole nazionalizzare anche Sefe

La Commissione europea sta lavorando a ulteriori misure per contenere i prezzi del gas (+4,26% a 197,8 euro a MWh oggi, 22 settembre) e sostenere le imprese energetiche che si trovano ad affrontare una crisi di liquidità e potrebbe presentare i suoi piani agli Stati membri la prossima settimana. La scorsa settimana Bruxelles ha proposto misure energetiche di emergenza, tra cui prelievi sugli extraprofitti delle imprese del settore energetico. Proposte che verranno approvate in occasione della riunione dei ministri dell’Ue il prossimo 30 settembre.

Il 28 settembre la Commissione Ue intende pubblicare un aggiornamento sulle ulteriori misure che sta studiando

Prima, il 28 settembre, la Commissione Ue intende pubblicare un aggiornamento sulle ulteriori misure che sta studiando, secondo quanto hanno detto funzionari dell’Ue all’agenzia Reuters, precisando che il piano non includerà proposte legali. Piuttosto, riguarderà le opzioni che l’Ue potrebbe utilizzare per affrontare i prezzi elevati del gas che, secondo la Ue, potrebbero includere il lancio di un prezzo di riferimento del gas alternativo al Title Transfer Facility (Ttfthe) olandese. L’Ue intende, inoltre, aiutare le imprese che devono far fronte a un’impennata del fabbisogno di garanzie, così come sta valutando la possibilità di modificare i requisiti di garanzia nei mercati dell’energia o di limitare la volatilità dei prezzi infragiornalieri.

È un dato di fatto che “siamo passati da una crescita quasi impetuosa dopo il Covid all’orlo di una recessione in Europa e negli Stati Uniti”, ha sottolineato il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, intervenuto a Terra Madre Salone del Gusto di Torino, apprezzando le misure di sostegno messe in campo dal Governo Draghi senza aumentare il debito pubblico. 

Molte imprese saranno colpite dal caro energia e inevitabilmente diventerà un problema di lavoro

Anche la Commissione Ue sta lavorando per proporre “uno strumento europeo a sostegno delle imprese con schemi di cassa integrazione o cose di questo genere”, ha confermato il commissario, perché non si può ignorare quanto la crisi energetica colpisca le imprese. “Non si vede in termini di occupazione. Ma sotto traccia purtroppo sappiamo che molte imprese saranno colpite e inevitabilmente diventerà un problema di lavoro”, ha osservato.

Gentiloni: la crisi può diventare finanziaria

La Commissione Ue ha messo sul tavolo una proposta specifica sugli extraprofitti, ma contemporaneamente queste stesse imprese, ha avvertito Gentiloni, per come funziona il mercato, “hanno una domanda, una pressione di liquidità enorme, che può riverberarsi sulle banche e fare trasferire questa crisi energetica anche a livello finanziario”.

Sicuramente i prossimi mesi saranno difficili in vista dell’inverno con un razionamento del gas, ma non si può pensare di reagire all’emergenza climatica invertendo la rotta su quello che è stato deciso anche tardivamente sul contrasto al cambiamento climatico, “questa è la sfida dell’Unione europea”, ha continuato Gentiloni. Se si vuole l’indipendenza energetica, se si vuole reggere quest’inverno e il prossimo “non si hanno alternative aumentando l’uso del carbone. Ma”, ha precisato, “dobbiamo essere chiari sul fatto che questo dev’essere temporaneo, un passaggio obbligato e non deve essere un’inversione di rotta”.

Dopo Uniper la Germania vuole nazionalizzare Sefe

Nel frattempo, dopo la nazionalizzazione del più grande importatore tedesco di gas russo, Uniper, il Governo tedesco intende nazionalizzare un altro importatore di gas, Sefe, precedentemente Gazprom Germania, per proteggerlo dalla bancarotta, secondo Spiegel Online. Un portavoce del ministero dell’Economia ha detto che i colloqui sul futuro di Sefe sono in corso. L’operazione potrebbe richiedere alcune settimane. L’ex Gazprom Germania è sotto amministrazione fiduciaria federale da aprile, per garantire la sicurezza delle forniture di gas nel Paese a caro prezzo, visto che con la nazionalizzazione di Uniper, come segnala Reuters, la Germania sta già pompando almeno 40 miliardi di euro nei tre maggiori importatori di gas russo del Paese (Uniper, Sefe e la divisione Vng di EnBW). Il paradosso clamoroso, ha osservato lo stesso Gentiloni, è che contemporaneamente la Commissione Ue sta lavorando per tassare gli extra profitti di molte di queste aziende. Dieci paesi europei lo hanno già fatto. (riproduzione riservata)

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