Materie prime, il rally non è finito. Per Goldman Sachs il Brent toccherà 130 dollari

Secondo l’esperto di Goldman Sachs, Jeff Currie, i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia aumenteranno ancora nei prossimi mesi perché i mercati hanno sovrastimato il rallentamento dell’economia

Il carrello della spesa sarà sempre più caro. Secondo l”esperto di Goldman Sachs, Jeff Currie, i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia probabilmente aumenteranno ancora nei prossimi mesi, poiché i mercati finanziari avevano sovrastimato il rallentamento dell’economia globale. “Il quadro di fondo è quello di un rallentamento della crescita della domanda, dopo un ritmo molto sostenuto all’inizio dell’anno, ma non di una vera e propria contrazione”, ha aggiunto Currie.

I titoli del settore petrolifero trattano a sconto

“I mercati finanziari stanno valutando qualcosa di molto diverso”. Secondo Currie, la recente flessione dei prezzi delle commodities, sia alimentari che combustibili, è stata causata dalla paura di una recessione. Tuttavia, l’attività sul mercato spot delle materie prime indica un rallentamento della domanda, ma non una vera e propria contrazione. Osservando da vicino l’andamento dei listini del petrolio, l’analista ha stimato che il Brent, ora scambiato a meno di 100 dollari al barile, potrebbe raggiungere i 130 dollari. Secondo Currie dietro il rally del greggio si nascondono le difficoltà sulle catene dei approvvigionamento e “l’unica soluzione a lungo termine – per rallentare lìimpennata dei prezzi – è l’investimento nell’offerta, ma non lo stiamo vedendo”.

Infine, Currie ha notato come i titoli del settore petrolifero sono scambiati a sconto rispetto a quelli di altre società che generano livelli di cash flow comparabili, come ad esempio Microsoft. Secondo l’esperto, il mercato non ha ancora compreso la portata dei big oil.

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