Twitter convoca gli azionisti il 13 settembre. Il loro voto è fondamentale per la causa contro Elon Musk

Si aggiunge un nuovo tassello alla diatriba legale tra Musk e Twitter. Il colosso californiano vuole il sostegno degli azionisti davanti alla Chancery Court del Delaware. Il titolo sale nel pre-market

Il management di Twitter non vuole dire addio a Elon Musk e spera di presentarsi davanti alla corte del Delaware a ottobre supportato dai suoi azionisti. Il colosso californiano ha convocato un’assemblea straordinaria per il 13 settembre per votare l’offerta da 44 miliardi di dollari di Elon Musk, settimane dopo che l’uomo più ricco del mondo ha ritirato la proposta. “Il vostro voto è fondamentale per la nostra capacità di completare la fusione”, si legge in una nota del gruppo. Intanto, il titolo sale nel pre-market dello 0,51% a 39,56 dollari, dopo la chiusura sopra la parità di martedì 26 luglio a 39,36 dollari, in rialzo dello 0,31%.

Un voto fondamentale per Twitter

Con l’annuncio dell’assemblea straordinaria di settembre sono arrivate le raccomandazioni del board, che all’unanimità ha chiesto agli azionisti di votare a favore dell’acquisizione, definendo il loro sostegno “fondamentale per la nostra capacità di completare la fusione”. Così Twitter continua a preparare la battaglia legale che vedrà in autunno la piattaforma ed Elon Musk ai due lati opposti del ring. Davanti alla Chancery Court del Delaware, il social media chiederà che il miliardario onori i termini dell’accordo di acquisizione, mentre quest’ultimo vorrebbe lasciarsi l’intera vicenda alle spalle. Come riportato dal Wall Street Journal, secondo Twitter l’allontanamento di Musk è dovuto al cambiamento delle condizioni di mercato, deteriorate da quando aveva fatto la sua offerta ad aprile, facendo calare il suo patrimonio personale di oltre 100 miliardi di dollari dal picco di novembre.

Dai canali social alla Chancery Court del Delaware

Lo scorso aprile Musk ha proposto un’opa su Twitter. Di riflesso, i titoli Twitter e Tesla avevano guadagnato parecchi punti alla Borsa di Wall Street. Ma non molto tempo dopo il miliardario ha iniziato ad avere i primi dubbi sull’accordo, preoccupato, almeno ufficialmente, dal numero di account bot della piattaforma. Dopo diversi scambi di dati tra le due parti, l’8 luglio Musk è giunto alla conclusione che l’acquisizione non s’ha da fare, rinunciando definitivamente all’azienda. Twitter ha risposto puntuale al passo indietro del miliardario citandolo in giudizio per costringerlo a rispettare l’accordo.

Nonostante le obiezioni della controparte, la scorsa settimana il giudice capo della Chancery Court del Delaware ha accolto la richiesta di Twitter di un processo accelerato che dovrebbe svolgersi in autunno, anche se non è stata fissata una data precisa: i legali della piattaforma hanno proposto il 10 ottobre, ma gli avvocati di Musk premono per ritardare l’udienza di almeno una settimana. (riproduzione riservata)

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