Spagna: Sanchez annuncia tasse su extra-profitti banche e società energetiche. Focus su Enel

Tassare gli extra-profitti di banche e utilities relativi agli anni 2023-2024, e reperire così i fondi per finanziare misure di sostegno per la popolazione spagnola, alle prese – così come i consumatori di tutta Europa, America e di diverse altre parti del mondo – con il caro energia e il caro-bollette in tempi di inflazione da guerra. Arriva la nuova scure firmata dal governo spagnolo del premier socialista Pedro Sanchez, che va a colpire anche Enel, attiva in Spagna con Endesa.

Ieri, alla borsa di Madrid, si è consumato il dramma: i titoli delle banche spagnole Caixabank, Bankinter e Sabadell sono crollati, sulla scia dell’annuncio, del 10%, mentre quelli delle due banche principali del paese per capitalizzazione di mercato, Santander e BBVA, sono arretrati del 4% circa.

La mazzata contro le banche è arrivata senza preavviso scatenando lo sconcerto e la rabbia di diversi analisti del settore finanziario.

La mossa di Sanchez è stata concepita in particolare per limitare i guadagni che le banche spagnole – e dell’area euro, in generale – si apprestano a incassare con l’imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce di Christine Lagarde.

Questa è una forma volgare di populismo – ha commentato all’FT José Ramón Iturriaga, analista presso Abante Asesores – La motivazione del governo è che le banche stanno beneficiando dal contesto di aumento dei tassi di interesse. Ma non c’è stata alcuna compensazione statale durante il lungo periodo in cui i tassi sono stati negativi”, minando così la redditività del comparto bancario.

Sanchez, che guida il governo insieme al partito di sinistra Podemos, ha reso noto nel suo discorso sullo Stato della Nazione di ieri che una tassa simile sarà imposta sulle utilities.

Le tasse, ha spiegato il governo, avranno una natura temporanea e colpiranno per l’appunto banche e società energetiche: saranno applicate nel 2023 e 2024,e garantiranno, secondo le stime di Sanchez & Co, entrate per un valore di 7 miliardi di euro: per la precisione 1,5 miliardi di euro di tasse all’anno verranno versate dal settore finanziario e 2 miliardi l’anno da quello delle utilities.

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