Prezzo del gas a picco: ecco quando la bolletta scenderà e chi ne beneficerà

Il prezzo del gas fa retromarcia e per le tasche degli italiani è un’ottima notizia. Rispetto ai picchi storici toccati esattamente due mesi fa (339 euro/MWh lo scorso 26 agosto), il prezzo del gas TTF è sceso del 70% scendendo sotto la soglia dei 100 euro negli ultimi giorni.

Nel caso in cui le condizioni climatiche, nel corso dell’inverno, si mantengano sulla media, è possibile sperare che il prezzo possa diventare più basso, o quanto meno non alzarsi nuovamente verso i picchi dei mesi scorsi.

Gas, il riscontro in bolletta

Cosa devono attendersi gli italiani per le prossime bollette? Non saranno sicuramente le bollette del gas di ottobre a beneficiare del calo dei prezzi. Si dovranno aspettare le fatture di novembre, per riuscire ad avere un primo riscontro economico della riduzione dei prezzi. 

A beneficiare maggiormente di questa nuova situazione saranno principalmente i consumatori che hanno scelto delle offerte gas a prezzo indicizzato, con un costo variabile della materia prima gas.

Gas, quali sono i motivi di questa riduzione

Fortunatamente le quotazioni del gas al PSV (il punto di scambio virtuale, dove viene definito il prezzo all’ingrosso e sul quale i fornitori stabiliscono i prezzi finali da applicare ai propri clienti), dallo scorso mese di agosto, sono scese da 315 euro a meno di 80 euro a megawattora (dato del 17 ottobre 2022). 

Ricordiamo, inoltre, che Arera ha deciso di adottare la nuova cadenza mensile per calcolare le tariffe (in precedenza era trimestrale): una scelta che permetterà agli utenti finali di conoscere più assiduamente la propria spesa. Ma soprattutto permetterà loro di cogliere le variazioni favorevoli del mercato in tempi più brevi. Proprio come sta accadendo questo mese.

L’approvvigionamento effettuato da molti paesi nel corso degli ultimi mesi ha permesso di raggiungere una quantità di stoccaggio pari all’84%, ben oltre l’obiettivo che ci si era fissati dell’80% entro il 31 ottobre. Questo ha fatto sì che non si generasse un eccesso di domanda. Ma ha fatto aumentare l’offerta.

Ad aiutare non poco i consumatori ci sono anche le condizioni atmosferiche: le temperature sono più alte rispetto alla media di stagione. Questo permette di tagliare i consumi e di conseguenza la domanda. Solo per fare un esempio, nel Comune di Milano, il sindaco Beppe Sala ha firmato un’ordinanza che ha fatto slittare al 29 ottobre (dal precedente 22), l’accensione dei riscaldamenti.

Le misure adottate dall’Unione europea

Il Consiglio europeo, nel frattempo, ha adottato un pacchetto di misure d’emergenza e ha dato mandato ai Ministri dell’Energia dei paesi membri di definire i dettagli dell’applicazione in ogni Paese. Tra le misure adottate c’è, ad esempio, il nuovo indice di prezzo complementare per il Gnl (gas naturale liquefatto), alternativo rispetto al TTF di Amsterdam. Tra le nuove iniziative adottate, ci sono anche agli acquisti congiunti minimi obbligatori al 15% dei Paesi dell’Unione europea.

Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione europea, ha pronunciato parole particolarmente rassicuranti, almeno rispetto a quelle degli ultimi mesi, nei quali c’è stata una grande tensione sui mercati.

La guerra della Russia all’Ucraina ha gravi conseguenze sui mercati energetici globali ed europei – ha affermato la Von Der Leyen -. Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno. Ora possiamo affrontare i prezzi eccessivi e volatili con maggiore sicurezza.

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