Cina, utili industriali in calo ad agosto

Di Ambar Warrick

Investing.com – Le fabbriche cinesi hanno visto i loro utili ridursi ulteriormente nel mese di agosto, come dimostrano i dati di martedì, a causa delle continue interruzioni dovute ai lockdown, all’indebolimento dello yuan e alla carenza di energia elettrica che hanno intaccato la produzione.

I utiliindustriali cinesi sono scesi del 2,1% tra gennaio e agosto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; è quanto mostrano i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica cinese. Il tasso di flessione è quasi raddoppiato rispetto al valore negativo dell’1,1% registrato a luglio.

L’Ufficio non ha fornito dati standardizzati per il mese di agosto.

Il dato rappresenta il peggior tasso di utili industriali in Cina degli ultimi due anni, soprattutto a causa delle interruzioni della produzione dovute ai lockdown per contenere il COVID. Inoltre, segna il secondo mese consecutivo di calo dei profitti industriali, dopo un breve rimbalzo a giugno.

Gli importatori cinesi devono inoltre affrontare il problema del rapido indebolimento dello yuan. La valuta è stata scambiata martedì ai minimi di due anni ed è scesa nonostante le numerose misure di sostegno del governo cinese.

L’indice PMI cinese manifatturiero ha mostrato che l’attività manifatturiera cinese si è ridotta per il secondo mese consecutivo ad agosto, mentre Pechino ha continuato a introdurre nuove restrizioni in risposta ai nuovi focolai di COVID. La megalopoli sudoccidentale di Chengdu e l’hub commerciale di Yiwu hanno subito nuove chiusure ad agosto, anche se il governo ha poi ridotto le restrizioni.

Tuttavia, gli investitori temono ulteriori misure anti-COVID da parte del governo cinese, dato che Pechino non ha mostrato alcuna indicazione di voler porre fine alla sua politica zero COVID. Le restrizioni derivanti da questa politica sono considerate il principale fattore di rallentamento economico in Cina quest’anno.

L’economia cinese è cresciuta a malapena nel trimestre di giugno e ora si prevede un rallentamento della crescita nei tre mesi a settembre. Il rallentamento dell’attività industriale cinese ha gravemente intaccato i mercati delle materie prime quest’anno, poiché gli operatori temono una riduzione drastica della domanda nel più grande esportatore di petrolio e metalli del mondo.

I dati commerciali di agosto hanno mostrato che sia le esportazioni che le importazioni cinesi sono rallentate in maniera sostanziale, a causa dell’indebolimento della domanda locale e dei livelli di produzione. L’attenzione è ora rivolta ai prossimi dati PMI cinesi di settembre, previsti per venerdì, per avere ulteriori indicazioni sul settore manifatturiero.

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Previous post Borsa Tokyo: rimbalza e chiude in rialzo dello 0,5%
Next post Elezioni, Confindustria Friuli:possibilità governo stabile è positiva