Bitcoin, -58% da aprile a giugno: il peggior trimestre dal 2011

La cripto più diffusa è tornata sotto i 20mila dollari per il secondo giorno consecutivo. Un tribunale delle Isole Vergini Britanniche ha ordinato la liquidazione dell’hedge fund Three Arrows Capital | I signori italiani del Bitcoin | Proshares, primo Etf ribassista sul Bitcoin

Per il secondo giorno consecutivo, giovedì 30 il Bitcoin scende sotto quota 20mila dollari. Nell’occasione precedente ci era rimasto solo per pochi minuti ma nella mattina italiana di oggi il calo sembra più netto. La criptovaluta più diffusa e popolare scambia a 19.200 dollari dopo un’ulteriore discesa del 3,74% nelle ultime 24 ore. Seguendo una tendenza già osservata negli ultimi due mesi, le altre criptovalute principali riportano una caduta ancora più accentuata. Ethereum perde il 6,81% e torna ad avvicinarsi alla soglia dei mille dollari, Binance Coin cede il 4,96%, Ripple fa -4,83% e Cardano -4,51%.

Chiesta la liquidazione di Three Arrows Capital
A portare le vendite sulle valute virtuali non sono solo le condizioni macroeconomiche difficili, con gli investitori in fuga dagli asset di rischio a causa delle preoccupazioni sull’inflazione e del timore che le banche centrali, per fermarla, causino una recessione. Continuano infatti ad arrivare brutte notizie dallo stesso mondo delle cripto, che contribuiscono ad alimentare il sentiment di incertezza. Nella giornata di lunedì 27 un tribunale delle Isole Vergini Britanniche ha ordinato la liquidazione dell’hedge fund cripto Three Arrows Capital. Il fondo, creato da Su Zhu e Kyle Davies nel 2012, aveva sofferto pesanti perdite a partire dal primo crollo delle cripto lo scorso maggio, dopo il collasso del sistema Terra-Luna. Ha riportato deflussi per 400 milioni di dollari e già da un paio di settimane si parlava della possibilità di un’insolvenza. “Stanno aumentando le preoccupazioni che il collasso di Three Arrows Capital possa scatenare un effetto contagio sul resto del mercato”.

Bitcoin, il peggior trimestre dal 2011
Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, l’ultimo trimestre è stato il peggiore per il Bitcoin da più di un decennio: calando del 58% da aprile a giugno, la cripto inventata da Satoshi Nakamoto ha riportato le perdite più grandi dal terzo trimestre del 2011, quando era ancora agli inizi della sua storia. Secondo gli analisti di JpMorgan Chase, tuttavia, si starebbe avvicinando il momento in cui la criptovaluta raggiungerà il minimo interrompendo la sua discesa. Citando diversi fattori tra cui l’aumento dei finanziamenti in favore del venture capital nei mesi di maggio e giugno, gli esperti hanno concluso che la fuga dal rischio degli ultimi mesi potrebbe arrestarsi. “Nel mese di luglio occorrerà prestare attenzione e comprare sulla debolezza per avere un forte rimbalzo, mentre il sentiment ribassista raggiunge il punto massimo”.

La Sec non autorizza l’Etf di Grayscale sul prezzo spot del Bitcoin
Intanto negli Stati Uniti la Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità di vigilanza sulle borse, ha negato a Grayscale la possibilità di convertire il suo Bitcoin Trust (il più grande fondo in Bitcoin al mondo) in un Etf basato sul prezzo spot della cripto. L’autorità ha citato preoccupazioni sulla manipolazione di mercato e il ruolo di Tether nell’ecosistema complessivo della valuta. Grayscale ha annunciato che ricorrerà in tribunale contro la decisione, definendosi “profondamente delusa e in veemente disaccordo con la decisione della Sec di continuare a negare l’arrivo di un Etf sul prezzo spot del Bitcoin nel mercato americano”. (riproduzione riservata)

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