Saipem, l’aumento di capitale da 2 miliardi parte il 27 giugno al prezzo di 1,013 euro

Il cda approva la manovra patrimoniale dopo la maxi perdita del 2021. Si concluderà l’11 luglio. Eni e Cdp copriranno il 44%, il resto è garantito dal consorzio di banche | Saipem, entro metà giugno ok Consob all’aumento

Definito il calendario dell’aumento di capitale di Saipem da 1,999 miliardi di euro. Il cda, in una nota emessa mercoledì 22 giugno, prima dell’apertura dei mercati, ha approvato la ricapitalizzazione dopo la delega dell’assemblea del 17 maggio scorso nell’ambito della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario del gruppo guidato dall’ad Francesco Caio deliberata dal consiglio il 24 marzo scorso, insieme al nuovo piano 2022-2025, dopo la maxi perdita di 2,46 miliardi del 2021.

I numeri dell’aumento
L’aumento di capitale avrà luogo mediante emissione di oltre 1,97 miliardi di azioni ordinarie Saipem da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio nel rapporto di 95 ogni una ordinaria o di risparmio posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro per ciascuna da imputarsi quanto a 0,021 euro a capitale sociale e quanto a 0,992 euro a sovrapprezzo. Il prezzo di emissione incorpora uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto delle azioni ordinarie Saipem, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana delle azioni Saipem al 21 giugno 2022.

Il calendario dell’operazione
Il calendario dell’offerta prevede che i diritti per la sottoscrizione delle nuove azioni siano esercitabili dal 27 giugno alle ore 13.00 dell’11 luglio 2022, e siano inoltre negoziabili sul mercato regolamentato Euronext Milan dal 27 giugno 2022 al 5 luglio. L’avvio dell’offerta è subordinato all’ok della Consob.

Chi aderirà
Come già reso noto al mercato, gli azionisti Eni e Cdp Industria si sono irrevocabilmente impegnati a sottoscrivere tutte le nuove azioni loro spettanti in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute in Saipem, complessivamente pari a circa il 44% dell’aumento di capitale. Inoltre il 21 giugno il gruppo ha sottoscritto il contratto di garanzia relativo dell’aumento di capitale. In particolare, Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e UniCredit (in qualità di joint global coordinators) e Abn Amro, Banca Akros, Banco Santander, Barclays, Bper, Goldman Sachs International, Société Générale e Stifel (in qualità di joint bookrunners), si sono impegnati a sottoscrivere le nuove azioni non sottoscritte al termine dell’asta dell’inoptato fino a un importo massimo complessivo pari a circa 1,119 miliardi equivalenti alla differenza tra il valore complessivo dell’aumento di capitale e il valore delle oggetto dell’impegno di sottoscrizione di Eni e Cdp Industria. (riproduzione riservata)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Previous post Regno Unito, inflazione accelera ai massimi in 40 anni a maggio
Next post Regolatori britannici indagano su Visa e Mastercard