Borse asiatiche in calo, nonostante balzo titoli USA

Di Zhang Mengying

Listini negativi nell’area Asia-Pacifico questo mercoledì, nei timori per l’imminente arrivo di una recessione economica, nonostante i segnali incoraggianti dalle borse USA.

In Giappone il Nikkei 225 è salito dello 0,01% alle 4:30 AM CEST. Lo yen è vicino al minimo di 24 anni contro il dollaro. La BoJ ha mantenuto la politica ultra-allentata, a differenza delle altre banche centrali mondiali. Il ministro delle finanze nipponico Shunichi Suzuki (TYO:7269) ieri si è detto preoccupato dall’indebolimento dello yen ed ha aggiunto che, se sarà necessario, si interverrà in maniera appropriata sui mercati di cambio.

l KOSPI della Corea del Sud è sceso dell’1,74%.

In Australia l’indice ASX 200 è salito dello 0,06%.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,55%.

In Cina lo Shanghai Composite è sceso dello 0,09%, mentre lo Shenzhen Component è sceso dello 0,17%.

L’S&P 500 ed il Nasdaq 100 sono saliti 2%.

Il rendimento dei Treasury decennali è stabile al 3,27%.

L’aggressiva stretta monetaria della Federal Reserve per raffreddare l’inflazione e le preoccupazioni per i crescenti rischi di recessione pesano sul mercato.

Il presidente della Fed Jerome Powell inizierà in giornata una testimonianza di due giorni al Congresso e gli investitori cercheranno ulteriori indicazioni sul futuro andamento dei tassi di interesse della Fed.

Sul fronte dei dati, per giovedì si attendono i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli USA mentre per venerdì si attendono i dati dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori.

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