Asia in rosso, crolla Alibaba (-14%). Selloff sul petrolio in attesa di Powell

I mercati stanno cercando di valutare quanto potrebbe essere importante la recessione in arrivo a causa dei rialzi dei tassi per raffreddare un’inflazione persistente, ecco perché cade il petrolio. Al centro oggi dell’attenzione dei mercati gli interventi di Powell (Fed). Futures in netto rosso

Il rally di ieri di Wall Street (Nasdaq ed S&P 500 +2,5% entrambi) pare abbia il fiato corto. L’Asia viaggia oggi in rosso, l’indice Asia Dow alle ore 7:05 italiane cede lo 0,6%, il Nikkei è sotto la parità, l’Hang Seng perde l’1,24% zavorrata dal crollo del colosso tech Alibaba, Shanghai lo 0,33%. L’oro perde a sua volta lo 0,6% a 1.827 dollari l’oncia mentre a dare segnali di stress è il petrolio Wti americano: -4,8% a 105,37 dollari il barile.

L’euro scivola dello 0,37% a 1,0495, lo yen tenta un rimbalzo dai minimi ultra ventennali (+0,3% a 136,19), la sterlina cede lo 0,4% a 1,2229, con il T bond decennale che vede il rendimento scendere dal 3,28% al 3,267%. I futures sul Nasdaq sono in rosso, in media dello 0,8%, così come le criptovalute (Bitcoin -1,8% a 20.475 dollari).

Petrolio sotto stress, la due giorni di Powell davanti al Congresso Usa sotto i riflettori

I mercati stanno cercando di valutare quanto potrebbe essere importante la recessione in arrivo a causa dei rialzi dei tassi per raffreddare un’inflazione persistente, a partire dagli Usa, ecco la ragione per cui il petrolio sta cedendo tanto. Al centro oggi dell’attenzione dei mercati i due giorni (mercoledì 22 e giovedì 23 giugno) di testimonianza del presidente della Banca centrale americana, Jerome Powell, davanti al Congresso.

Nel frattempo, giovedì 23 giugno il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, incontrerà 7 grandi compagnie petrolifere all’interno di una campagna per abbassare i prezzi del carburante. Sia il petrolio Wti americano che il greggio europeo, il Brent, hanno raggiunto il minimo degli ultimi 30 giorni a quota 105 e 110 dollari rispettivamente.

Alibaba crolla (-14%), sta separando le attività da Ant

La borsa di Hong Kong mercoledì è zavorrata da Alibaba, che perde oltre il 14% a 4,78 dollari locali. Secondo quanto riporta Reuters, Ant Group e Alibaba stanno separando le loro attività. I gruppi fondati da Jack Ma stanno affrontando la terribile repressione normativa in Cina, hanno spiegato all’agenzia americana quattro fonti a diretta conoscenza dei fatti.

Il gigante dell’e-commerce Alibaba Group ha creato quello che sarebbe diventato il fornitore di servizi finanziari e pagamenti Ant e lo ha scorporato nel 2011, sebbene mantenga ancora una quota del 33% e le due società abbiano una certa sovrapposizione fra il management. Tuttavia, i due gruppi hanno iniziato a sciogliere alcuni dei loro accordi di collaborazione mentre cercano di riprendersi dalla repressione del settore tecnologico che ha spazzato via centinaia di miliardi di dollari di valore in borsa, zavorrato i ricavi e portato a una multa record di 2,8 miliardi di dollari per Alibaba.

Con decisioni che sarebbero state inconcepibili due anni fa, i due gruppi hanno iniziato a limitare l’accesso ai servizi l’un l’altro, a competere per i clienti e persino a stringere alleanze con i rivali. Alibaba conta circa 1,3 miliardi di utenti annuali nei suoi mercati che hanno generato oltre 1.300 miliardi di valore lordo nell’anno fiscale chiuso a marzo 2022. Ha anche una serie di altre attività che vanno dai servizi cloud, allo streaming video alle prenotazioni di viaggi.

Ant gestisce l’app di pagamento mobile cinese Alipay, con oltre 1 miliardo di utenti. Alibaba ha registrato oltre il doppio della crescita dei ricavi della concorrente statunitense Amazon nell’anno fiscale 2021, un tempo era l’orgoglio dell’innovazione cinese. Ma da diversi mesi la situazione è cambiata a causa della stretta normativa sul settore tech. Il governo del presidente Xi Jinping disapprova la concentrazione del potere nelle mani di poche realtà private. (riproduzione riservata)