I due giorni non lavorativi del Giubileo hanno decelerato la crescita di luglio (+0,2%). I servizi sono stati il principale driver di crescita, mentre la produzione industriale \u00e8 calata dello 0,3% a causa delle forniture energetiche\u00a0<\/h2>\n\n\n\n

Il\u00a0Regno Unito<\/strong>\u00a0rischia di entrare in\u00a0recessione economica<\/strong>\u00a0prima di altri paesi europei e questo anche a causa della\u00a0morte della\u00a0Regina Elisabetta II<\/strong>.\u00a0Nel mese di luglio l’economia del Regno Unito \u00e8 cresciuta meno di quanto si aspettassero gli economisti (+0,2%) dopo il calo dello 0,6% di giugno. Guardando al piano pi\u00f9 ampio, negli ultimi tre mesi, nel complesso, il prodotto interno lordo della Gran Bretagna \u00e8 rimasto invariato su base trimestrale ed \u00e8 cresciuto del 2,5% a livello annuale. Adesso, con\u00a0il Paese che piange la morte della sua sovrana<\/strong>, l’attuazione del piano\u00a0London Bridge<\/strong>\u00a0e i 10 giorni di\u00a0lutto nazionale<\/strong>\u00a0potrebbero avere un impatto sull’andamento dell’economia britannica.<\/p>\n\n\n\n

Dal Giubileo alla morte di Elisabetta II, sul Regno Unito pesano i giorni di fermo lavorativo<\/h3>\n\n\n\n

L’Office for National Statistics<\/em>, l’Istat inglese, ha spiegato che il pil di giugno \u00e8 sceso a causa dei due giorni di festivit\u00e0 extra per il Giubileo della Regina. “Anche un solo giorno festivo influisce sulla crescita perch\u00e9 ci sono meno persone al lavoro”, hanno spiegato gli economisti, i quali hanno aggiunto che adesso, il giorno festivo per i funerali<\/strong> di Stato della Regina, il prossimo 19 settembre, cos\u00ec come i 10 giorni di lutto nazionale, potrebbero avere un impatto sulla crescita economica<\/strong> e spingere il Regno Unito in recessione<\/strong> prima del previsto.<\/p>\n\n\n\n

Il funerale della Regina avr\u00e0 un impatto dello 0,2% sul pil Uk. Ma il tetto alle bollette potrebbe evitare la recessione tecnica<\/h3>\n\n\n\n

Secondo gli esperti di Pantheon Macroeconomics, intervistati dalla\u00a0Bbc<\/em>,\u00a0il funerale della Regina avr\u00e0 un impatto sulla crescita economica dello 0,2%<\/strong>. “Un ulteriore giorno festivo a settembre, dovuto ai funerali della Regina, aggiunger\u00e0 probabilmente ulteriore volatilit\u00e0 ai dati mensili, ma sembra che l’economia ristagner\u00e0 nel terzo trimestre e subir\u00e0 una leggera contrazione nel quarto”, ha sottolineato\u00a0James Smith, economista dei mercati sviluppati di Ing. Per l’analista, per\u00f2,\u00a0il\u00a0tetto ai prezzi dell’energia<\/strong>\u00a0dovrebbe fare la differenza\u00a0per le prospettive di quest’inverno. “Anche se non dobbiamo pensare che questo significhi automaticamente che l’economia eviter\u00e0 una recessione tecnica, dovrebbe contribuire a limitare la profondit\u00e0 di un’eventuale flessione”, afferma Smith.<\/p>\n\n\n\n

I servizi sono stati il principale driver di crescita. La produzione rallenta a causa delle forniture di energia<\/h3>\n\n\n\n

I servizi<\/strong> sono cresciuti dello 0,4% a luglio, dopo un calo dello 0,5% a giugno, e sono stati il principale motore dell’aumento della crescita. All’interno del comparto dei servizi, l’informazione<\/strong> e la comunicazione<\/strong> sono cresciute dell’1,5% e sono state il principale contributore alla crescita. A diminuire \u00e8 stata, invece, la produzione industriale<\/strong> (-0,3%, dopo un calo dello 0,9% a giugno). Ci\u00f2 \u00e8 dovuto principalmente a un calo del 3,4% della fornitura di elettricit\u00e0<\/strong>, gas<\/strong>, vapore e aria condizionata.<\/p>\n\n\n\n

A livello annuale, la produzione \u00e8 crescita dell’1,1%, ma i dati hanno in generale deluso gli economisti che si aspettavano che il comparto crescesse dello 0,2% tra giugno e luglio e dell’1,7% tra luglio 2021 e quello 2022. All’interno del settore, sempre a luglio, la produzione manifatturiera, \u00e8 poi salita dello 0,1% su base mensile ed \u00e8 aumentata dell’1,1% a livello annuale. Gli esperti di\u00a0Unicredit, evidenziano anche il calo del comparto dell’edilizia (-0,8%) e confermano che a\u00a0“parte la volatilit\u00e0 mensile, l’attivit\u00e0 economica sottostante sta rallentando, con l’edilizia e la produzione pi\u00f9 duramente colpite”.\u00a0<\/p>\n\n\n\n

Inflazione e crisi energetica le maggiori preoccupazioni delle imprese a ottobre<\/h3>\n\n\n\n

Il caro vita nel Regno Unito \u00e8 cresciuto al 10,1%\u00a0a luglio e la Bank of England sostiene che\u00a0il Paese cadr\u00e0 in recessione entro la fine dell’anno. In questo quadro, guardando gi\u00e0 al mese di ottobre, per le imprese (quasi il 72% del totale) l’inflazione e i prezzi dell’energia sono le principali preoccupazione per il prossimo mese. Dopo le segnalazioni dei dati, la sterlina ha avuto una reazione mista, salendo contro il dollaro a 1,16, ma scendendo contro l’euro a 1,14. L’analista valutario di Ing, Chris Turner, ritiene i dati sul lavoro del 13 settembre saranno pi\u00f9 significativi. (riproduzione riservata)<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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