La diretta dai mercati | Europa debole, Ftse Mib sul filo di 22.500. Spread oltre 210

Futures di Wall Street in calo nella settimana della Fed. Risalgono i rendimenti dei titoli di Stato, Btp compresi, mentre il nuovo esecutivo si appresta a varare i primi provvedimenti economici per fare fronte all’emergenza energetica. Acquisti su Mps e Tim

Borse europee deboli in avvio di seduta (+0,2% il Dax, -0,34% il Cac40, -0,06% il Ftse100 e -0,05% a 22.518 punti il Ftse Mib alle 09:05), in linea ai futures di Wall Street (-0,32% quello sul Dow Jones e -0,49% sull’S&P500) nella settimana della Fed (scontato un rialzo dei tassi di 75 punti base). Il rendimento del Treasury Usa risale al 4,052% a e quello del Btp 10 anni al 4,229% (lo spread Btp/Bund sale a 212 punti base, venerdì 28 ottobre Dbrs ha lasciato invariato il rating sovrano dell’Italia a BBB (high) con un outlook stabile) mentre il nuovo esecutivo si appresta a varare i primi provvedimenti economici per fare fronte all’emergenza energetica che sta colpendo famiglie e imprese.

“Non mancheranno inoltre provvedimenti di carattere fiscale che dovrebbero essere molto meno generosi di quelli promessi in campagna elettorale. Il rischio è di replicare quanto successo in Uk, dove il maxi piano di incentivi fiscali di Liz Truss, è costato il posto al primo ministro”, ha affermato Fabrizio Barini di Integrae sim. Nel frattempo, il Btp mantiene un rendimento intorno al 4%, “l’effetto Bce (la scorsa settimana ha azlato i tassi di 75 punti base, ndr) non si è praticamente visto. Questo risultato riflette anche il fatto che la situazione reale sta andando meglio di quella finanziaria. Il nostro Paese ha un discreto grado di fiducia da parte di famiglie e imprese, e in assenza di escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia ovvero almeno di un armistizio, la recessione potrebbe essere davvero mini. Questa l’opinione dell’economista Luigi Zingales”, ha fatto presente Barini, “che ha anche tirato le orecchie alla Bce, che dopo avere trascurato la prima impennata dell’inflazione, sta maldestramente tentando di recuperare alzando i tassi in maniera “violenta”. Ne farà le spese l’economia reale, ma con l‘inflazione a trarre benefici sarà soprattutto il debito pubblico che si svaluta senza sacrifici”.

Sul listino milanese spunta un +0,10% a 0,1967 euro Tim che ha prorogato al 30 novembre il protocollo di intesa non vincolante con Cdp Equity, Macquarie, Kkr e Open Fiber. Gli obblighi di esclusiva, tuttavia, vengono meno da oggi, 31 ottobre. Invece, Pirelli, che ha avviato un investimento da 114 milioni di euro – già previsto dal piano industriale 2021-2022|2025 con realizzazione nel biennio 2022/2023 – per aumentare ulteriormente la produzione High Value del sito produttivo messicano di Silao, segna un -0,18% a 3,805 euro. Tra le banche, balza del 3,97% a 1,9972 euro Mps visto che, secondo due fonti vicine all’operazione, l’inoptato dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro dovrebbe essere inferiore a 100 milioni. Infine, Stellantis flette dello 0,25% 13,53 euro dopo che gli azionisti della joint venture Gac- Fca, Guangzhou Automobile Group, e il gruppo nati dalla fusione tra Fca e Psa hanno approvato “una delibera che, in un contesto in perdite, consente alla Joint Venture di presentare istanza per essere ammessa alla procedura fallimentare”.

Ore 08:15 Europa vista aprire in leggero rialzo la settimana della Fed

Borse europee attese in frazionale rialzo in avvio di seduta (+0,30% il future sull’Euroxtoxx50), mentre i futures di Wall Street flettono(-0,19% quello sul Dow Jones e -0,33% quello sull’S&p500). Il 2 novembre la Fed dovrebbe annunciare un aumento dei tassi di 75 punti base. L’aumento dei tassi Usa, che segue quella delle Bce della scorsa settimana (+75 punti base), è atteso causare un forte rallentamento della crescita economica che potrebbe portare alla recessione.  

A partire da Marzo 2023 la Fed potrebbe aver esaurito il ciclo di aumento dei tassi

“L’aumento di 75 punti base da parte della Fed, che sarebbe il quarto del 2022, porterà la forbice dei Fed Funds nel range 3,75%-4,00%. Il mercato monetario sembra già prezzare nei rendimenti un livello dei Fed Funds intorno al 5% e prevede che a partire da Marzo 2023 la banca centrale Usa potrebbe aver esaurito il ciclo di aumento dei tassi”, ha sottolineato Antonio Tognoli di Cfo Sim. “Da qual momento in avanti potrebbe cominciare a ridurre nuovamente i tassi, vedremo a che livello starà la crescita economica. Più volte il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ricordato come le decisioni della Fed in tema di tassi saranno “data driven”, per cui diventa importante monitorare il flusso di dati mensili sull’inflazione e soprattutto sulla disoccupazione”.

Focus sul Pil e l’inflazione dell’Eurozona

Ma la settimana è densa di altri dati importanti. Già pubblicate le vendite al dettaglio della Germania a settembre: +0,9% mese su mese, sopra le attese (dato invariato mese su mese), e -0,9% su anno. In seguito, il pil dell’Europa del terzo trimestre (stima 1% contro 0,8% del secondo), i prezzi consumo dell’Europa anno su anno di ottobre alle 11:00 (stima 10,2% contro 9,9% di settembre), pil anno su anno dell’Italia del terzo trimestre alle 10:00 (stima 2% contro 5% del terzo trimestre 2021) e per finire Pmi Chicago di ottobre alle 14:45 (stima 47 punti contro 45,7 di settembre).

“Venerdì scorso l’inflazione di ottobre della Germania è risultata più elevata delle stime: 10,4% contro 10,1% stimato), ma migliore è stata la crescita trimestre su trimestre del Pil: +0,3% contro -0,2% del secondo trimestre grazie alla crescita dei consumi. Gli analisti ritengono comunque che il prossimo trimestre farà registrare il segno meno, così come i successivi due”, ha ricordato Tognoli. In Italia l’inflazione di ottobre è balzata all’11,9% (contro il 9,6% atteso), livello decisamente più elevato anche rispetto alla Francia (6,2%) e alla Spagna (7,3%). In linea con le attese è risultata, invece, la fiducia dei consumatori del Michigan di ottobre (59,9 punti contro 59,8 stimato).

Dollaro sempre forte

In attesa della Fed, l’euro resta sotto la parità con il dollaro a 0,9941 (-0,06%), il rendimento del Treasury Usa 10 anni sale al 4,023% e quello del Btp 10 anni al 4,174% con lo spread Btp/Bund in calo a 206 punti base. Due gli appuntamenti principali che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si trova davanti nei prossimi giorni: il completamento, a Roma, della squadra di governo, con la nomina dei vice ministri e dei sottosegretari attesa nel Cdm in programma oggi, 31 ottobre, e il debutto a Bruxelles giovedì per un incontro con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Charles Michel. Un banco di prova cruciale per avviare un rapporto con le istituzioni Ue.

A Milano occhi puntati su Tim, Stellantis e Mps

Sul listino milanese attenzione a Tim che ha prorogato al 30 novembre il protocollo di intesa non vincolante con Cdp Equity, Macquarie, Kkr e Open Fiber. Gli obblighi di esclusiva, tuttavia, vengono meno da oggi, 31 ottobre. Invece, Pirelli ha avviato un investimento da 114 milioni di euro – già previsto dal piano industriale 2021-2022|2025 con realizzazione nel biennio 2022/2023 – per aumentare ulteriormente la produzione High Value del sito produttivo messicano di Silao.

Tra le banche, resta sorvegliata speciale Mps visto che, secondo due fonti vicine all’operazione, l’inoptato dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro dovrebbe essere inferiore a 100 milioni. Infine, da monitorare Stellantis perché gli azionisti della joint venture Gac- Fca, Guangzhou Automobile Group, e il gruppo nati dalla fusione tra Fca e Psa hanno approvato “”una delibera che, in un contesto in perdite, consente alla Joint Venture di presentare istanza per essere ammessa alla procedura fallimentare”. (riproduzione riservata)

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