Yuan cinese al minimo di 15 anni, timori per la politica
Di Ambar Warrick
Investing.com – Lo yuan cinese ha toccato questo martedì il minimo degli ultimi 15 anni, mentre la sua controparte offshore ha toccato un nuovo minimo storico sulle crescenti preoccupazioni che la nuova leadership politica del Paese possa mettere a rischio la crescita economica con politiche anti imprese.
Lo yuan è sceso dello 0,6% a 7,3079 contro il dollaro, il livello più debole dal dicembre 2007, mentre lo yuan offshore ha toccato un nuovo minimo storico di 7,3735 contro il dollaro.
La valuta cinese è stata colpita anche da un fixing giornaliero del punto medio più debole del previsto da parte della People’s Bank of China. Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, la banca centrale ha fissato il tasso di parità a 7,1668 punti percentuali in meno rispetto al dollaro.
Lo yuan ha esteso le perdite alla seconda sessione dopo che il presidente Xi Jinping si è assicurato un terzo mandato consecutivo di leadership domenica, e ha presentato un nuovo gabinetto con i lealisti del Partito Comunista.
La mossa ha alimentato le preoccupazioni che il presidente cinese possa incontrare poca opposizione in una potenziale nazionalizzazione degli interessi corporate, che potrebbe intaccare gravemente i flussi di capitale straniero verso il Paese.
Le azioni cinesi sono crollate lunedì, poiché la riconferma di Xi ha alimentato il timore che Pechino possa intensificare gli sforzi per tenere sotto controllo le principali società di Internet, che negli ultimi due anni sono state oggetto di numerose indagini e multe da parte del governo.
Lo yuan si è fortemente deprezzato quest’anno a causa del rallentamento della crescita economica cinese. La PBoC sta ora cercando di mantenere un equilibrio tra il lancio di ulteriori stimoli e la prevenzione di un’ulteriore debolezza dello yuan.
Anche la pressione esercitata dall’aumento dei tassi d’interesse statunitensi ha influito negativamente sulla valuta.
