Cina al palo, Nikkei brillante. Xi prepara il vertice con Putin mentre chiude una megalopoli

In attesa del rialzo dei tassi della Bce oggi, i mercati guardano anche all’intervento del governatore Usa Powell. Il Pil del Giappone migliore delle attese fa brillare la borsa. Petrolio in rialzo dopo la frenata di mercoledì, rendimenti dei bond in raffreddamento

Il Nikkei viaggia tonico giovedì 8 settembre in Asia, trainato da dati economici positivi e dalla chiusura brillante di Wall Street. Alle ore 7:05 italiane l’indice di Tokyo guadagna il 2,12%, mentre in Cina il ritorno al lockdown deprime i listini, l’Hang Seng cede lo 0,4% e Shanghai lo 0,14%. L’oro ritraccia dello 0,13% a 1.725 dollari l’oncia, il petrolio Wti americano guadagna lo 0,85% a 82,64 dollari il barile dopo aver perso il 5% ieri.

E’ ancora super dollaro: l’euro perde lo 0,17% a 0,9991, lo yen lo 0,18% a 144, la sterlina lo 0,27% a 1,1504 mentre il T bond decennale vede il rendimento scendere dal 3,27% di inizio sessione asiatica al 3,23%. I futures su Wall Street sono positivi in media per lo 0,15%.

Le azioni statunitensi sono salite mercoledì ai massimi dell’ultimo mese quando i rendimenti dei Treasury hanno interrotto la corsa (il T bond a 20 anni ieri era ai massimi dal 2014). Il calo deciso del petrolio ha attenuato alcune preoccupazioni per l’elevata inflazione e ha contribuito al conseguente calo dei rendimenti obbligazionari.  Il vicepresidente della Fed Lael Brainard ha affermato che i tassi di interesse dovranno salire a livelli restrittivi. Il presidente Jerome Powell dovrebbe parlare giovedì.

L’economia giapponese cresce oltre le attese

L’economia giapponese è cresciuta dello 0,9% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2022, rispetto ai dati flash di un aumento dello 0,5% e dopo una crescita dello 0,1% rivista al rialzo nel primo trimestre. L’ultima cifra è stata superiore al consenso del mercato di un aumento dello 0,7%, grazie ai consumi privati e alla spesa pubblica. Inoltre il sentiment delle imprese è cresciuto più rapidamente di quanto si pensasse inizialmente.

Cina, si estende il lockdown nelle megalopoli

La megalopoli cinese di Chengdu ha esteso il lockdown, confinando le persone nelle loro case e sottoponendole a test Covid quotidiani. La città di 20 milioni di persone ha registrato 121 casi martedì. Il blocco arriva prima del vertice a ottobre della leadership del Partito Comunista, durato due decenni, quando il presidente Xi dovrebbe assicurarsi un terzo mandato. Nel discorso di apertura all’evento saranno cercati segnali sul fatto che la Cina passerà dal tentativo di eliminare il virus alla convivenza con quest’ultimo come avviene nel resto del mondo.

Vertice Xi-Putin

Xi Jinping incontrerà Vladimir Putin di persona per la prima volta da quando Mosca ha invaso l’Ucraina, mentre i leader autoritari si oppongono alla crescente pressione geopolitica degli Stati Uniti. Xi si siederà con Putin al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai della prossima settimana, ha affermato l’ambasciatore russo in Cina, Andrey Denisov. Xi dovrebbe anche recarsi nel vicino Kazakistan il 14 settembre per una visita di Stato.

La notizia arriva quando una fiera commerciale sostenuta dallo stato cinese ha annullato un evento ospitato dall’Ucraina che promuove opportunità di investimento nel Paese invaso dai russi, una mossa che potrebbe alimentare le preoccupazioni sul fatto che Pechino stia tacitamente appoggiando Mosca nel conflitto.

La Bce alzerà i tassi di ben 75 punti base

Giovedì la Bce dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 75 punti base all’1,25%, spingendo il costo del debito ai massimi da novembre 2011 mentre l’inflazione nella zona euro dovrebbe raggiungere livelli a due cifre nei prossimi mesi. I dati preliminari hanno mostrato che il tasso di inflazione annuale nell’area dell’euro è aumentato più del previsto raggiungendo un nuovo massimo storico del 9,1% ad agosto e si prevede che la pressione persistente sul costo dell’energia lo spingerà presto al di sopra del 10%.

Nel frattempo, aumentano i timori di un’imminente recessione in Europa con l’intensificarsi della crisi energetica dopo che la Russia ha interrotto indefinitamente i flussi di gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream 1. A luglio, la banca centrale ha aumentato i tassi di 50 punti base, chiudendo otto anni di tassi negativi. (riproduzione riservata)

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