La recessione non spaventa Wall Street, Amazon vola nell’After Hours

Il Dow Jones chiude in rialzo dell’1%, il Nasdaq dell’1,1%. Amazon annuncia ricavi superiori alle attese e un outlook positivo per il terzo trimestre | Crolla Beyond Meat, da McDonald’s nessuno mangia l’hamburger vegano

Wall Street ha chiuso in territorio positivo nonostante gli Stati Uniti siano entrati in recessione: nel secondo trimestre il pil è infatti diminuito dello 0,9% mentre nel primo il calo è stato dell’1,6%. Si ha recessione quando il pil scende per due trimestri consecutivi, come in qiesto caso. Si può indorare la pillola come si vuole, definirla “tecnica”, ma sempre di recessione si tratta. Evidentemente i mercati hanno preso per buona la versione soft, quindi recessione tecnica, oppure pensano già che la Federal Reserve dovrà presto per lo meno rallentare il ritmo dell’aumento dei tassi (ieri Jerome Powell aveva definito probabile un nuovo incremento dello 0,75% del costo del deano a settembre, sarebbe il terzo consecutivo di queste dimensioni). Fatto sta che il Dow jones ha messo a segno un rialzo dell’1%, lo S&P500 dell’1,2% e il Nasdaq dell’1,1%.

Amazon corre nell’After Hours grazie ai ricavi superiori alle attese e all’outlook positivo

Poco dopo la chiusura di Wall Street, Amazon ha dato i riultati trimestrali, con i ricavi che si sono rivelati migliori delle attese e ha fornito un outlook ottimista. E così nell’After Hours il titolo sale di oltre il 10%. L’utile per azione è in rosso di 20 centesimi, ma i ricavi si sono attestati a 121,23 miliardi di dollari conttro i 119,09 miliardi previsti.  Amazon ha affermato che prevede di registrare un fatturato del terzo trimestre compreso tra 125 miliardi e 130 miliardi, con una crescita dal 13% al 17%. Gli analisti si aspettavano ricavi per 126,4 miliardi di dollari, secondo Refinitiv.

Anche la Camera approva il piano da 280 miliardi di dollari di aiuti di Stato al settore dei microchip

Dopo l’ok arrivato ieri dal Senato, oggi con insolita rapidità anche la Camera dei Rappresentanti ha approvato il disegno di legge da 280 miliardi di dollari volto a rendere gli Stati Uniti più competitivi nell’industria dei semiconduttori. I voti favirevoli sono stati 243, i contrari 187. Ventiquattro repubblicani si sono uniti ai democratici per votare a favore del disegno di legge. Ormai manca solo la firma, scontatissima, del presidente Joe Biden per rendere operativa la legge. 

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